
Quanto è vasto il mondo. Quale mirabile spettacolo naturale è celato dietro a ciò che appare a noi come una maschera. E grazie a questa ricchezza quanta arte è stata creata nei secoli da coloro che della natura hanno saputo godere, guardandola in profondità e assaporandone ogni dettaglio, tanto da trarne ispirazione per poterla raccontare e trasmetterne lo splendore.
Ci sono scrittori che con poche righe possono farci rivivere momenti memorabili del passato o impensabili eventi futuri; lo fanno vivendo con il massimo trasporto ogni attimo per poi trasformarlo in descrizioni ricche di sfumature, capaci di guidare la nostra fantasia in costruzioni realistiche. Musicisti che, con sapienti giochi di note, sanno trasportarci sulla riva del mare per godere della magia delle onde che si esauriscono sulla battigia al calar del sole o farci percepire il susseguirsi delle stagioni descrivendone il mutare dei colori e degli odori. Pittori che per anni hanno miscelato colori sulla loro tavolozza per concederci la sublime perfezione della tonalità di un fiore, di un rivolo d’acqua o di un paesaggio lontano nel tempo e nello spazio, esattamente come occhio può osservare.
E, proprio grazie a questi artisti, è possibile entrare in contatto con quel mondo fin troppo celato, oggi, dalla nostra frenesia di abbellirlo, un mondo che è meraviglioso ed emozionante quanto più siamo in grado di viverlo con empatia. Ma se di tutta questa splendida natura tutto ciò che ci interessa è la maschera che lo ricopre, forse ci manca nel profondo quella sensazione di bello che una volta era così normale, così quotidiana e da cui piano piano ci siamo allontanati.
Ma possiamo tornare a godere di queste meraviglie, imparando nuovamente a viaggiare tra i piccoli paesi o tra i continenti, prestando attenzione a ogni angolo, ad ogni elemento che abbia la forza di raccontarci il suo passato o farci presagire il suo futuro. Solo allenandoci a riutilizzare i nostri cinque sensi saremo allora nuovamente in grado di percepire in lontananza lo sciabordio delle onde e l’allegro cinguettio, o sentire il profumo di quel fiore che in passato abbiamo visto raffigurato e renderci conto che le arti e la loro più alta perfezione, esistono per trasmetterci questa purezza e questa forza che solo la natura ha ancora il coraggio di regalarci senza veli.
Foto e articolo di Veronica Bernardi